IL CICLO DEL FUNDRAISING
Pillola n° 3PILLOLA 3 – IL CICLO DEL FUNDRAISING
Il ciclo del fundraising è uno schema di lavoro utile a guidare quel complesso processo di analisi, progettazione, attuazione e valutazione che è il presupposto di un’attività di fundraising di successo.
Il processo del fundraising, qui rappresentato a fini esemplificativi in modo schematico, può seguire itinerari articolati e non ovvi. In questa chiave, esso ha anche e soprattutto la funzione di garantire l’ordine logico tra le diverse attività che è necessario realizzare.

Il ciclo del fundraising (fonte: M. Coen Cagli, Fare fundraising in biblioteca, Milano, 2014).
Innanzitutto si tratta di porre in essere le condizioni preliminari per fare fundraising, ossia un’organizzazione coesa che intende impegnarsi per la raccolta fondi e che veda in questo il consenso della dirigenza e degli operatori e la definizione chiara e incisiva della missione, delle strategie e dei programmi dell’organizzazione in modo tale che possano essere presentati in modo efficace ai potenziali donatori.
In secondo e in terzo luogo si tratta di analizzare l’organizzazione per evidenziare i punti di forza e di debolezza e l’ambiente di riferimento per cogliere le opportunità e le minacce in modo da disegnare la migliore strategia di fundraising. Importante fare una approfondita analisi del proprio capitale relazionale degli individui, aziende, fondazioni, associazioni sociali e tutti quei soggetti che possono essere destinatari di una richiesta o possono collaborare al fundraising.
In quarto luogo si tratta di pianificare le azioni da rivolgere ad aziende, fondazioni e individui, coerentemente con la strategia elaborata fissando target ai quali rivolgersi, proposte da rivolgere, canali e mezzi per raggiungerli e obiettivi economici
Di conseguenza andrà curata l’implementazione del piano, garantendosi le risorse umane necessarie e la loro formazione e monitorando attentamente i risultati che via via si stanno raggiungendo, anche la fine di apporre le dovute correzioni al piano.
Infine la parte più importante del fundraising: la cura della relazione con il donatore e quindi i programmi di ringraziamento, informazione, coinvolgimento e fidelizzazione in modo tale che essi restino fedeli alla causa sposata.
Una valutazione finale dei risultati e della risposta ottenuta dagli interlocutori permetterà di rivedere i vari aspetti e quindi di “rimettere in moto” il ciclo che, via via, sarà messo a regime.

APPROFONDISCI
“Fare fundraising in biblioteca” è un manuale di fundraising per biblioteche scritto da Massimo Coen Cagli. Potrà aiutarti ad intraprendere con efficacia la strada del fundraising.
Il manuale intende fornire ai dirigenti e agli operatori delle biblioteche e dei sistemi bibliotecari strumenti teorici, metodologici e pratici per imboccare con successo la strada del fundraising e riscoprire così la passione per una grande causa sociale.